Sin da piccolo ognuno di noi sogna il lavoro che farà da grande. Io nei miei sogni, mi vidi parrucchiere. Dopo aver frequentato scuole per le quali non ero portato, a 17 anni mi trovai senza una meta precisa nella vita. Un giorno, a casa di mia cugina, vidi passare un ragazzo con una Jeep Renegade: nei mitici anni ’80 rappresentò la macchina da “figo” o da “gallo di dio” come si sarebbe detto allora. Mi chiesi chi fosse qual ragazzo: scoprii poi che si trattava di un parrucchiere. A quel punto mi dissi “perchè no?” e mi iscrissi ad un istituto professionale per parrucchieri. Trascorsi tre anni, lo stesso l’uomo che vidi sulla Renegade, diventò non solo il mio datore di lavoro ma, cosa ben più importante, il mio Maestro. Dopo qualche anno meritai le chiavi del negozio ed in quel momento, qualcosa dentro di me si smosse facendomi capire che avrei potuto “camminare da solo”.  A 27 anni aprii il mio primo negozio!

Da quel momento in poi capii davvero cosa volesse davvero dire essere un parrucchiere: non ero solo un professionista che tagliava i capelli rendendo belli uomini e donne ma, per i miei clienti, divenni anche un confidente che sapeva capire ed ascoltare in maniera discreta e riservata. Compresi l’importanza della formazione continua, del continuo aggiornamento.

Ora posso dire di avere la fortuna di svolgere una professione che mi appaga, estremamente dinamica, in costante evoluzione che come la moda, segue le ultime tendenze, si evolve costantemente ed incessantemente. Per questo, fin dagli inizi, io e i miei collaboratori ci aggiorniamo presso quella che ritengo la Mecca della mia professione: l’Accademia di Aldo Coppola. Da Aldo Coppola apprendiamo le tecniche che rendono possibile la nostra missione: accontentare sempre le esigenze dei clienti, uomini e donne o bambini che siano. Faccio questo lavoro da oltre 30 anni; la mia forza è quella di aver mantenuto la passione e la voglia di quel ragazzino che vide un uomo su una Renegade.